Necropoli di Montessu - Villaperuccio, Provincia del Sud Sardegna

Ivan Canavera

Necropoli maestosa!
Una passeggiata (impegnativa) di circa
2 ore immersi nella natura ed
Uno scenario incredibile e sinceramente non ero preparato a tanta meraviglia.
Il biglietto costa 8 euro gli adulti e 5 i ridotti e noi non abbiamo usufruito della guida perché c ed da aspettare un po’ ed abbiamo visitato in autonomia ed è andata bene comunque.
La passeggiata non è delle più semplici e ci son parecchi gradini da fare per arrivare alle tombe perciò considerate un escursione mediamente difficile

Tiziana Loi

Bellissimo necropoli ad un'ora da Cagliari.
Consiglio vivamente di visitarla, guida attenta e precisa nelle spiegazioni.
Ci si può fermare a mangiare nel punto ristoro.

Valentina Vale

Sono andata a visitare la Necropoli di Montessu, ho scelto di fare il percorso con la guida ma volendo si può andare da soli (io consiglio la visita guidata perchè è speciale e si imparano tante cose).
La durata è di 1h e 30 min.
Il ragazzo che ci ha accompagnato, simpaticissimo, disponibile e molto preparato.
Grazie, ci tornerò per proseguire i percorsi limitrofi.

Luisa Trullu

Una tappa imperdibile per chi visita la Sardegna
La necropoli Montessu è un vero gioiello archeologico nascosto tra le colline. Le tombe sono impressionanti immerse in una natura selvaggia e suggestiva Consiglio vivamente di prendersi il tempo di esplorare questo sito e lasciarsi trasportare indietro nel tempo

Nicoletta Sgobbi

Necropoli meravigliosa che consigliamo vivamente.
Noi abbiamo fatto il giro con la guida che è stata preziosa per comprendere bene il sito. Simpatica e competente.
A fine visita si può fare uno spuntino al bistrò con prodotti tipici buonissimi Meglio evitare la vista quando ci sono temperature troppo elevate.
Nicoletta e Alessandro

Laura Monticelli

Il sito è eccezionale, indescrivibile. Suggestivo, affascinante, unico bellissimo ecc EVITATE ripeto EVITATE a tutti i costi di finire in un orario senza visita guidata, telefonate prima, saranno super gentili e vi aspetteranno ma è necessaria la guida, senza la guida non si apprezza la visita e con ogni probabilità ci si smarrisce nell'oblio delle colline del Basso Sulcis per sempre. Secondo me perdono almeno 4 o 5 turisti a stagione, manoncielodicono.
Da quello che abbiamo capito, al personale che gestisce il sito è proibito mettere cartellini o pannelli informativi di qualsiasi genere; all'entrata vi metteranno in mano una perfetta mappa plastificata dopodiché passerete il tempo a domandarvi dove diavolo siete e dove diavolo dovete andare.
Ma non è colpa loro, è che avendo pochissimi riferimenti "a terra" la mappa serve a poco.
All'entrata troverete acqua fresca: comprate una bottiglietta, vi servirà. Un minimo di preparazione atletica è opportuna.
Sebbene all'interno della recinzione vi sia un parcheggio molto ampio e comodo, potrebbe essere problematico venirci in camper, alcuni tratti di strada sono decisamente stretti.
Se siete estimatori, c'è un bellissimo gattone nero molto dolce e cordiale. Però se non siete Indiana Jones con il senso d'orientamento degli alaskan bush people non fate le visite da soli

Ilaria Cardella

Il sito archeologico è ubicato sul colle di Sa Pranedda, che domina la pianura attraversata dal Rio Palmas in un anfiteatro naturale di roccia trachitica. Il parco ha una grandezza complessiva di circa 50 ettari e consta di una quarantina di tombe portate alla luce dall’archeologo Enrico Atzeni nel 1972. La Necropoli è stata utilizzata nel periodo che va dal Neolitico finale (3200/1800 a.C.) fino al Bronzo Antico (1800/1600 a.C.) da una popolazione che viveva dove oggi sorge il paese di Villaperuccio a circa 3 km e sino a due secoli fa dava rifugio al bestiame dei pastori. Le tombe sono suddivise in quattro gruppi da est verso ovest (1/13 – 14/23 - 24/28 - 29/35). Tra queste troviamo le più importanti come le Tombe Santuario (7/33) così denominate per la loro imponenza e particolarità architettonica. La numero 7, chiamata “Sa Grutta de is Proccus” presenta un ingresso alto quasi 2 metri e ha ancora intatta l’anticamera. Due grosse finestre laterali sono state ricavate successivamente per dare più luce all’ambiente interno ma in origine l’ingresso era dato dalla sola piccola porticina in basso al centro. Le sepolture scavate e scolpite nel pavimento danno la parvenza di una chiglia di una barca in dimensioni reali: mt. 4,20 di lunghezza per metri 2,30 di larghezza e cm. 50 di profondità. La tomba numero 33, nel versante opposto, è denominata “Sa Cresiedda” per le colonne presenti al suo interno che ricordano la chiesa Cristiana. Al contrario della precedente, questa non possiede l’anticamera, ormai crollata. Le pareti sono dipinte con ocra rossa e gialla a simboleggiare il sangue e la vita ed è ancora presente il portello che chiude la cella principale dell’area sepolcrale. Anch’essa è stata utilizzata come abitazione nei periodi successivi e le mura adiacenti l’ingresso sono state sfondate per aumentare la luminosità interna e nello stesso vano costruite delle vasche atte alla raccolta dell’acqua che veniva portata dall’esterno all’interno attraverso un solco scavato nel pavimento. Nello stesso sono presenti altresì coppelle rotonde e vaschette ellittiche utilizzate come offertorio. All’esterno si ergono piccoli menhir o betili sacrali. Sono poi straordinarie le tombe delle spirali (2/6) che hanno incisi motivi a spirale, denti di lupo, linee spezzate e triangoli. Nella n°6 si notano tracce di ocra rosso sangue e il profilo della Dea Madre scolpito il alto a sinistra rispetto al portello. La tomba numero 34 è invece quella del Dio Toro che a differenza delle altre è scavata in profondità nel terreno e viene definita “a pozzo”. La discesa è agevolata da uno scalino costruito in modo da riprodurre la testa di un Toro con muso e corna. Sulle pareti sono state incise corna taurine, elemento maschile simbolo di fertilità. In questa tomba trovarono riposo circa 20 inumati, tramite sepoltura a strati: un primo strato di ossa, coperto da terra ed ocra, poi altro strato di ossa di nuovo ricoperto di terra e ocra e così via. E’ possibile visitare il sito accompagnati da una guida esperta che vi illustrerà la storia millenaria di questo luogo senza tempo.

Giuseppe A.

il sito archeologico di Montessu (Villaperuccio) è molto interessante e ben curato dal personale addetto.

La guida turistica è molto preparata!

Il complesso che accoglie i visitatori è dotato di parcheggio e area in cui è possibile soffermarsi per un pasto "al sacco".

Inoltre, sono presenti servizi igienici adeguati e puliti.

P.s. occorrono scarpe comode per raggiungere il sito (in salita)